Capire come funziona un motore di ricerca è il primo passo per comprendere la SEO (Search Engine Optimization).
Sei pronto a imparare cosa fa un motore di ricerca in modo semplice ma dettagliato per soddisfare le richieste degli utenti? Mettiti comodo e buona lettura!
Indice dei contenuti
1. Come i motori di ricerca selezionano i siti web
2. Differenze tra posizionamento, indicizzazione e ottimizzazione
3. Come lavorano i motori di ricerca
4. Come funziona un motore di ricerca: che cosa vedono i robot
5. Cosa conta veramente per i motori di ricerca
1. Come i motori di ricerca selezionano i siti web
Sotto il nome di SEO vanno intese tutte quelle attività volte a ottenere la migliore rilevazione, analisi e lettura del sito web da parte proprio dei motori di ricerca attraverso i loro “rilevatori” (spider, robot, crawler), allo scopo di mantenere o maturare un elevato posizionamento nelle pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti via web.
Un sito web viene selezionato dai motori di ricerca tramite un algoritmo per
- Importanza, in relazione alla sua nicchia di settore
- Ranking, laddove più link di qualità puntano alla specifica pagina web, più questa pagina avrà una “classifica” migliore nell’ordinamento nella SERP (Search Engine Results Page, pagina dei risultati per una data parola chiave).
- Pertinenza, in base alle parole chiave cercate
Non c’è stretta correlazione con il numero degli utenti che visitano il sito con il ranking indicato nella SERP.
ESEMPIO:
Se cerco “presentazione federazione lavoratori pubblici” come primo risultato ottengo una pagina dedicata alla presentazione della federazione con url “www.flp.it/presentazione.asp”. Solo al secondo posto ho la home page “federazione lavoratori pubblici” (url www.flp.it), perchè non ho cercato “federazione lavoratori pubblici”, ma una descrizione dettagliata di quello che fa questo ente, e ho trovato una pagina, contenuti e url specifici (“pe.
Il tutto, malgrado la pagina flp.it come home page ha molti più accessi e utenti rispetto a www.flp.it/presentazione.asp, che è una pagina interna molto specifica.
Posso raggiungere la prima posizione, scalando la concorrenza (salendo di posizione nella SERP), se per il motore di ricerca la mia pagina ha più “autorevolezza” (importanza e ranking) in base alla ricerca “presentazione federazione lavoratori pubblici” (pertinenza) che ho effettuato. Come posso ottenere questo risultato? E’ questo il lavoro di un SEO specialist: riuscire a far salire le pagine più importanti del sito su parole chiave di interesse per il target (i nostri lettori) tra i primi risultati.
Per approfondire: Come scalare la SERP con articoli di coda lunga
2. Differenze tra posizionamento, indicizzazione e ottimizzazione
Facciamo un pò di chiarezza tra termini simili in chiave SEO, ma di cui a volte non si presta sufficiente attenzione.
Posizionamento, indicizzazione e ottimizzazione sono parole diverse.
L’indicizzazione la fa il robot, e implica una azione del motore di ricerca per inserire il sito negli indici del proprio database. E’ un’operazione che avviene in automatico, è la ragione di esistenza dei motori di ricerca.
Un SEO specialist può offrire ottimizzazione delle pagine web di un sito e un migliore posizionamento delle stesse, ma mai l’indicizzazione, che la fanno proprio i motori di ricerca (per gli utenti, i destinatari finali).
L’ottimizzazione implica una serie di attività utili per rendere il nostro sito e le pagine più accessibili al robot e gradite ai motori di ricerca. In questo senso si dice “ottimizzazione del sito”.
Il posizionamento è mirata a una query di ricerca specifica, e significa essere in prima pagina/ottenere un buon posizionamento per una determinata query. Implica il ranking e parole chiave.
3. Come lavorano i motori di ricerca
I motori di ricerca, per restituire dei risultati utili su ciò che gli utenti chiedono, si servono di un robot.
In giro per la Rete puoi trovare “robot”, ma anche “crawler”, “web crawler”, o “spider”, i termini sono sinonimi! :)
Il robot è un software che analizza i contenuti in modo automatizzato per conto dei motori.
In che modo?
- Il robot esplora tutto il web
- Indicizza il materiale ottenuto: scarica le pagine e le inserisce nel database, nella sua “banca dati”.
- Ordina il materiale. L’algoritmo valuta ogni pagina (sempre in relazione alle chiavi di ricerca).
- Fa pubblicare la SERP, che l’utente vede nella sua visualizzazione finale (come già detto, la SERP è un elenco ordinato di risultati per le chiavi di ricerca, in base a pertinenza e rilevanza).
4. Come funziona un motore di ricerca: che cosa vedono i robot
Cosa esaminano i robot quando scandagliano la rete e in base a che cosa ordinano il materiale?
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- Codice sorgente
Attenzione, quindi, ad attributi specifici in chiave SEO, che aiutano il robot a fare il proprio lavoro come: <title>, <meta description>, <h1>, e così via.
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- Contenuti, in maniera semantica
Più nella pagina avremo termini vicini e sinonimi al tema che desideriamo, più facciamo capire al robot di cosa stiamo parlando.
ESEMPIO:
Se stiamo parlando di “panda antivirus” aiutiamo i robot a classificarci adeguatamente con questa key nella SERP se utilizziamo co-occorrenze e termini come “protezione”, “software”, termini simili all’argomento scelto e non con “orso”, “panda gigante in Nepal”, “icona della Cina”, più vicini a “panda” inteso come animaletto.
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- Link
Sono molto importanti. Sono le strade che portano i robot a nuove tappe dell’esplorazione, che siano all’interno o all’esterno del nostro sito.
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- Immagini con nome, alt tag con richiami alla key
Le immagini non sono “visibili” dal motore di ricerca per il contenuto specifico offerto. Per farlo, dobbiamo usare attributi nel codice come “alt tag”.
ESEMPIO:
Utilizzare nel codice <img src=panda-antivirus.jpg alt=panda antivirus image> fa capire al robot che l’immagine ha il contenuto ‘panda antivirus’ (nome del file e alt tag). E’ decisamente preferibile scegliere questo contenuto se ‘panda antivirus’ è una parola chiave su cui desideriamo “posizionarci” in SERP.
5. Cosa conta veramente per i motori di ricerca
Bene, abbiamo capito che cosa “leggono” i robot nella scansione delle pagine. Ma per la classificazione (ranking) di una pagina web su una determinata keyword in una SERP che cosa guarda? Quali sono i fattori da tenere d’occhio?
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- SEO on-page
La SEO “sulla pagina” è il passo base, fondamentale, affinchè le pagine web che vogliamo rendere visibili nelle SERP siano accessibili al robot e gradite ai motori di ricerca.
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- SEO off-page
E’ lo step 2, che va dalla link building ad una serie di attività utili a spingere/promuovere le pagine del sito che vogliamo visibili nelle SERP. Si dice “off-page” perchè è un tipo di attività che non riguarda la pagina, ma si fa su altri siti o su altre situazioni di cui non si ha il totale controllo (come lo si può avere sulla propria pagina).
Poi abbiamo fattori minori, o meglio, non determinanti quanto on-page ed off-page, ma sfumature sempre molto importanti:
- Anzianità di dominio
Più il dominio ha alle spalle anni di onorata militanza, più ha un valore per i motori di ricerca. Sono sempre i link che riceve e il contenuto che fa la differenza, ma è bene che tu sappia anche questo fattore.Per il momento tienilo in considerazione, ti sarà particolarmente utile quando parleremo di “backorder”, ovvero prenotazione pre-scadenza di domini di una certa importanza, utili per creare siti di “spinta” o “network di siti”. Considera che questa pratica può aiutarti nella “spinta” o nell’ambito del “network di siti” che stai costruendo (un dominio scaduto mantiene il proprio pagerank anche dopo la nuova registrazione, a patto naturalmente che i backlink non vengano cancellati). Ne parleremo nei prossimi post.
- Fattori tecnici
Il mio sito deve essere “ospitato” su una macchina adeguata. Da qui la scelta dell’host, buona velocità e non vanno “giù”. L’hosting deve essere di buona qualità, se sito va down o rallenta spesso, il sito può essere penalizzato.
Per approfondire: Perchè Siteground è il miglior hosting (almeno per questi 6 motivi…)
- Comportamento degli utenti sul sito
Google a volte ha confermato (altre ancora ha smentito) che il comportamento degli utenti fa parte dei fattori di ranking di una pagina web. Fatto che sta che ci sono due fattori che io tengo d’occhio e mi hanno dato sempre ottimi risultati:
– il tempo di permanenza degli utenti
– il CTR (click-through-rate) sulla ricerca.
Scrivo di Google perchè è il motore di ricerca più usato al mondo. Il tempo di permanenza degli utenti lo monitori così: su Google Analytics tieni un basso “bounce rate” e un alto “average session duration” sulla pagina. A che percentuale si attesta un “bounce rate” medio? Dipende se hai un sito ricco di news, un blog o un sito legato al B2B/B2C, e da altri fattori. Può variare dal 26% al 70%.
Fonte: Gorocketful.com (credits del grafico)
Cosa intendo per CTR sulla ricerca? Se per “panda antivirus” il tuo url “sitoweb.it/panda-antivirus” è, ad esempio, al quinto posto in prima pagina ma gli utenti lo cliccano molto di più dei risultati precedenti scalerai la classifica della SERP.
Conclusioni
L’articolo che hai appena letto riguarda nozioni di base per diventare un SEO specialist o, in generale, se vuoi capire di più sul vasto universo della SEO. Nel prossimo articolo entrerò nel vivo e parlerò di SEO on-page. Torna a trovarmi! ;)


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